Cronache della Valdambra

Cronache dalla Valdambra

(tratte dal libro “I luoghi della memoria e del cuore” di E. Scala) 

Primi del '900

L'Appennino 04 - 05 - 1901

Inaugurata la “Società operaia” di Ambra

Domenica scorsa questo ridente paese fu rallegrato da una festa della fratellanza e dell'amore, cui parteciparono con unanime e lodevole consenso tutti i nostri abitanti e molte analoghe associazioni di altri paesi espressamente invitate.

Si spararono qualche centinaio di mortaretti. Alle 11 dopo il battesimo ebbe luogo la consegna della bandiera al presidente della nuova Società operaia signor Giuseppe Ferretti da parte delle signore di Ambra. Parlò applaudita la signora Elvira Zucchi, maestra elementare di qui. Quindi, presentato dal M° Furio Botarelli, pronunciò il suo discorso inaugurale 1'egregio e valente Avv. Dario Lupi di S.Giovanni V.no.

Al tocco si tenne un banchetto di oltre cento coperti. Dopo il banchetto gli invitati furono ricevuti dal Cav. Adolfo Zampi che offrì loro un sontuoso rinfresco dopo averli condotti a visitare il suo stabilimento. Alla sera illuminazione fuga di aerostati, concerto musicale.

 

L'Appennino 23 - 11 - 1901

Ambra: un ingegnoso artigiano

Mi è caro segnalare agli intelligenti lettori l’egregio giovane di questo paese, sig. Virgilio Artini, il quale in questi tempi di innovazioni connesse all'uso del gas acetilene, ha ideato e costruito, senza strombazzare le sue geniali trovate, un apparecchio economico e di facile funzionamento. Infatti Domenica scorsa gentilmente invitati potemmo vedere in funzione un impianto completo di detto gas nella locale farmacia, oltre che a scopo di illuminazione anche per riscaldamento ad uso laboratorio.

Il gasometro del bravo meccanico Artini si differenzia dagli altri per la sua semplicità e sicurezza, per la niuna perdita di gas. Esso funziona automaticamente essendo a doppio generatore e quindi sono evitate le noie e i pericoli; 1'apparecchio si regola da sè.

 

La Nazione 27 - 06 - 1902

Dalla Valdambra

Ieri il simpatico ed ospitale paese di Montebenichi, riccamente ornato di arazzi e di bandiere, era in festa. Si dovevano scoprire sul magnifico castello di proprietà del Sig. Dott. Antonio Balocchi, due lapidi. Una alla memoria di Gregorio Stendardi, prode capitano vissuto nel secolo XVI, denominato, dal luogo che gli dette i natali, Goro da Montebenichi, a cui la casa era appartenuta; 1'altra all'illustre ostetrico fiorentino Prof. Vincenzo Balocchi che ne era divenuto proprietario dopo la famiglia Stendardi e che veniva a trovarvi riposo alle fatiche della cattedra. Presente il Sindaco di Bucine sig. Toti Francesco e 1'intera giunta municipale. Presenti molti signori e gentili signore accorsi dai paesi vicini. II discorso commemorativo fu pronunciato dal sig. Cav. Avv.to Iacopo Bicchierai, distinto e appassionato studioso di cose storiche, al quale si deve la raccolta di molte notizie finora inedite delle gloriose gesta del capitano Goro che formarono oggetto di una conferenza da lui tenuta nel 1901 a Montevarchi all'Accademia del Poggio. Egli ricordò i principali fatti d'arme dell’illustre capitano che servì fedelmente la repubblica Fiorentina e che si distinse ad Empoli, S. Miniato e Volterra e fu duce delle milizie di Montepulciano nella guerra contro Siena.
Nel pomeriggio fu scoperta la lapide al Prof. Vincenzo Balocchi che dal 1846 al 1882 illustrò la scuola Fiorentina insegnandovi Ostetricia. Ebbero luogo poi giuochi popolari e furono innalzati globi aerostatici. Giunta la notte furono illuminate fantasticamente tutte le vie del paese e le varie abitazioni e furono incendiate varie macchine pirotecniche. Per questa indimenticabile giornata va resa grata lode al comitato per le onoranze composto dai sigg. Fabbri, Chimenti e dai fratelli Giovannini.

 

L'Appennino 25 - 04 - 1903

Ambra: fusione di società

Dissipati i vecchi malintesi le due locali società filarmonica e filodrammatica si sono fuse e parto felice di questo connubio e stato l’acquisto di un locale incompiuto per un teatro. Tra poco cominceranno i lavori necessari ed il viaggiatore non vedrà più all’ingresso di Ambra quel fabbricato scoperto.

 

L'Appennino 27 - 02 - 1904

Nuovo mercato mensile ad Ambra

Veramente non è nuovo poiché la sua istituzione risale all' anno 1700, ma esso era andato scomparendo specialmente per ciò che riguarda il bestiame. I possidenti ed i fattori della Valdambra, riuniti nel mese scorso nel teatro decisero di far rifiorire tale mercato per l’utilità di una vasta regione agricola che trova il suo tornaconto vendere e comprare in un paese che e al centro di essa. Il mercato avrà luogo tutti i secondi martedì dei mesi in cui non ricorrono fiere. Il primo tenutosi nel corrente mese riuscì importantissimo per concorso di gente e per affari.

 

L'Appennino 18 - 06 - 1904

“La società operaia”: bilancio di tre anni

...In soli tre anni di vita questa società, dopo aver speso somme ingenti per organizzarsi e per sussidi ai soci malati, si trova con un capitale netto di circa £ 2.000. La società ha quindi istituito una cassa di piccoli prestiti e depositi a carattere mutualistico.

 

L'Unione Democratica 07 - 03 - 1908

Nozze felici a Duddova

Ricorderemo sempre la soave visione della sposa signorina Isa Fabbri, nel suo affascinante abito di seta bianca con trine e merletti e i tradizionali fiori d'arancio, quando a braccio del suo zio signor Oreste Toti s'incamminava verso la piccola chiesa di Duddova, seguita dal suo sposo signor Luigi Grassi Mariani a braccio della sua madre signora Emilia e da un gruppo numeroso di persone amiche e parenti, tutti illustri personaggi: il nostro Sindaco Cav. Francesco Toti, 1'On. Tizzoni, e molti altri.

Un amore di bambina, figlia del segretario della società operaia, signorina Lea Botarelli offrì alla sposa uno splendido mazzo di fiori al suo ritorno dalla chiesa. La "Società operaia", beneficiata con £. 500 offerte dalla signora Emilia, offri anche una pergamena con la nomina a Vicepresidente onorario dello sposo e una dedica con poesia indovinata di Don Geroboamo Rigoli. La banda musicale di Ambra, diretta dal Prof. Arnoldo Artini, eseguì uno splendido programma durante le diverse fasi della cerimonia.

 

L'Unione Democratica 06 - 03 - 1909

Ambra: per il terremoto di Messina

Anche in questa vallata il dolore e lo sgomento si è ripercosso con le distruzioni delle città sicule e calabresi che hanno colpito 1'Italia nostra. E la pietà e la generosità si sono amorosamente manifestate anche qui. Questo sodalizio di mutuo soccorso della "Società operaia" ha inviato al comitato nazionale di soccorso £. 137,80 prelevando lire 50 dalla cassa sociale con voto unanime dell'assemblea, sottoscritte le altre dai soci. I coniugi signori Fabbri inviarono £. 70 accompagnandole con una bellissima lettera. La Società filarmonica raccolse ed inviò £. 30. Altre £. 30 furono raccolte dal Proposto tra i parrocchiani.


Fine ‘800

 

L'Appennino 18 - 07 - 1896

Ad Ambra segni di vita

Per opera di alcuni giovanotti, coadiuvati da un nucleo di distinte signorine, ebbe luogo Domenica sera un trattenimento drammatico dato in un teatro improvvisato nella piazza del castello.


L’Appennino 1 - 08 - 1896

Estate lungo l’Ambra

Ambra in questa stagione ha tutto 1'aspetto di una stazione balneare. Un fiume dalle acque limpide dove ciascuno può senza nessuna spesa far quanti bagni vuole. Gli scorre a lato una via dove una fila ininterrotta di veicoli sfilano continuamente. Caffè, parterre, che più? Perfino un teatrino dove, nelle sere di recita, emana un sì soave e grato profumo di gioventù che consola ed inebria.


L'Appennino 28 - 11 - 1896

Una filanda ad Ambra

Ci scrivono da Ambra che il signor Adolfo Zampi, ricco proprietario del posto e Sindaco del comune di Bucine, ha ivi impiantato una filanda per la tiratura della seta, filanda che e stata inaugurata in questi giorni.


L'Appennino 11 - 09 - 1897

Il teatrino di Ambra

Vogliamo dedicare due parole esclusivamente al teatrino di Ambra che fu inaugurato ai primi del decorso agosto. Questa di oggi mercoledì e stata veramente un "amusant soirée". Quattro becchi di gas acetilene, nuovo per Ambra, preparati dal giovane meccanico compaesano Virgilio Artini, illuminavano di vivida insolita luce il vasto locale rendendolo più del solito festevole e gaio. Si davano "I pescatori del Rodano" attori: Caterina e Zelinda Fabbri, Eduina Praticelli, Corrado Mariani, Pietro e Vittorio Bichi, Guido Morini, Mariano Gragnoli, Egildo Paladini.



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